Doni

Doni

Parlando durante le notti

– mentre il mondo dorme e tace –

con Angeli e Arcangeli,

– si erano nascosti alla vista,

ma adesso son tornati -,

la conversazione si fa accesa

anche se guidata quietamente;

è un tenero squillo di trombe

e un Magnificat nasce e

sonorizza tutt’intorno

le menti materiali:

sono gelose…,

me ne sono accorta,

di questo scambio di vedute.

Dunque il Magnificat risuona…

Magnifiche parole

gioia riempie

e rende limpide le ali

con le quali

queste parole viventi, appunto,

vogliono esprimere

le Essenze Primigenie.

Su, sbrigatevi,

soprattutto per voi

sono pronti i doni,

ma li dovreste meritare,

in verità,

senza ricorrere

continuamente

al vocabolo

“umiltà”;

è vero

dovremmo essere umili,

il che vuol dire sentirci appartenenti alla terra,

ma dal Cielo siamo stati originati,

al Cielo torneremo.

E già questo timido pensiero

che andiamo elaborando da più di metà della vita

ci fa inginocchiare e ci fa pregare,

ci fa meditare.

E se il Firmamento tutto

ci ha fatto doni belli,

non ci rimproverate,

dicendoci che non siamo umili,

perché li abbiamo accettati con gratitudine

e per tantissimi anni li abbiamo difesi,

non facendone un vile mercinomio.

Li abbiamo coltivati con amore

e ci sentiamo grati poiché ce ne serviamo

per costruire un nuovo linguaggio, il linguaggio

degli ideali

che viene da remote stelle,

sì, lo sappiamo e con voi lo diciamo,

con fatica però, con sacrificio,

manteniamo

una tale Verità;

con onore,

con fedeltà,

con amore,

con rispetto,

con gratitudine

somma,

per tutti lavoriamo.

Anche per quelli

che non conosciamo…

Alessandra Vettori Maiorelli (Da La Danza dei rosoni)

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