Insieme sembrano confabulare,
i sospiri si frammettono a sussurri,
sanno ascoltare, sanno parlare, sanno creare.
Che Dio ne illumini ancora i passi
che sopravanzano i ricordi degli esseri umani:
e le ritrovi ai tabernacoli,
lungo le mura cittadine sazie d’edera;
e le vedi vicino ai sassi dei fiumi,
che dipingono l’acqua.
Le puoi anche contemplare
mentre sono assorte
e si danno la mano nei campi,
il contadino che li dissoda invece non se ne accorge,
almeno per ora.
D’un tratto appaiono come magia
nelle tele ben dipinte,
i colori profumati assaggiando,
come fossero in cucina
a preparare cibi prelibati.
Porgi loro un pensiero d’affetto,
quando sacre rispettano la Vita
che le ha generate.
In una nota di silenzio
ricamano
le circonvoluzioni del destino.
Alessandra Vettori
L’Apoteosi di Omero, bassorilievo ellenistico del III secolo a.C. conservato presso il British Museum di Londra