Fui condotta dal Custode
in un antro buio e non solo
non si vedeva nulla,
ma anche il nulla faceva paura.
Il Custode mi sorrise e mi infuse fiducia,
come a dire che non dovevo preoccuparmi,
ogni uomo o donna, in quelle circostanze,
reagisce in questo modo: disse.
Mi sorreggeva.
Allora non solo non persi la fiducia,
non solo come il Faust di memoria goethiana
decisi di trovare entro il mio nulla,
il Tutto.
Il Tutto, per me, erano sette porte
e volli aprirle tutte, una dopo un’altra,
un Sorriso rendeva i passi sicuri,
tanto fragili per l’insicurezza
che a tutti noi
dona l’esistenza.
Ho detto “dona”?
Sì, confermo che l’ho detto,
ho vissuto l’esperienza delle sette porte
con gioia, forza, serenità. Perciò. carissimi
amici miei,
voglio parlarvene:
– non pensate che accada solo a me
o solo agli altri, l’esperienza
la vivete anche voi, ne son sicura:
forse non sapete riconoscerla bene,
essendo voi nuovi all’Ignoto.
Nella prima porta trovate voi stessi;
all’inizio si teme la figura
che noi siamo, ma dopo qualche tempo
– durante il quale ci parla e ci sussurra
del passato, del presente e del futuro,
affrontata e vinta la paura -,
si apre la seconda porta
e vi trovate, rifulgente d’Amore e di Luce,
l’Amico di sempre.
La terza porta vi fa volare nell’Universo
e in questo senso di espansione
fate appena in tempo a entrare nella quarta porta,
dove sono raccolti tutti i vostri pensieri,
le vostre azioni, i vostri sentimenti
più onesti, belli, valorosi.
Lì sapete che ogni vostra esistenza
si risolve in pura essenza eterna.
Ecco che la quinta porta
vi porta Luce, Amore, Conoscenza,
Coraggio, Bontà, Quiete interiore;
appena in tempo l’avete varcata,
che s’aprono la sesta soglia,
grazie alla quale pensate
quante belle Azioni potete ancora fare
sulla Terra che vi ospita… e la settima
che pareva tanto lontana.
E dalla Settima porta,
in un bagliore intenso,
però amorevole, però inaspettato,
s’eleva dalla vostra interiorità
il Futuro che v’accoglie
– Custode dei vostri più intimi millenni –
e non vi giudica,
ma vi sprona
a fare della vostra vita
un’opera d’arte.
Alessandra Vettori