L’Etrusco

Voglio raccontarti una storia:

un giorno, ti assicuro che fu lontano nel tempo,

l’Etrusco passeggiava per un bosco

folto, verde e pieno di dalie ridenti;

l’Etrusco, come sai, fu molto educato,

nel coglierne una per darla alla persona amata….

Ecco come nacque la sua lingua

segreta e apparentemente incomprensibile,

tutta tesa all’azione

e alla contemplazione,

nell’ordine oppure viceversa

a seconda del bisogno e delle necessità.

Amore lo guidava e lo sorreggeva.

Tagete era vecchio e bimbo al tempo stesso,

come la lingua etrusca che ebbe a creare:

lui, amando i Suoni Originari,

entrava nelle profondità della Terra

e ne usciva con

il Mistero della Resurrezione.

Alessandra Vettori

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