In uno stesso giardino, in uno stesso bosco,
in uno stesso prato, su una stessa montagna,
in uno stesso laghetto
in uno stesso fiume
in una stessa sorgente
in uno stesso mistero
della Natura che canta
udiamo suoni diversi
del vento, dei venti più lontani:
sommessi, furiosi, calmi,
caldi e secchi,
freddi e sferzanti
oppure piacevolmente
brezza marina
diventano,
oppure si modellano
ovunque e stanno
spesso in differenti spazi
azioni tra le più disparate generando.
Comunicano fra loro
con note che compongono una musica; questa,
tenace afferra i fiori, sfiora con dolcezza le foglie
degli alberi,
ti accompagna quando passeggi,
quando rifletti,
quando pensi.
Sonorità del vento.
Di grazia,
se le vuoi ascoltare,
amico mio,
desto dev’essere il tuo orecchio,
ma non esagerare
non fare dell’udito un’ala grande,
altrimenti te ne vai per l’Universo e
non trovi più la strada di casa.
Desto dev’essere il tuo pensiero
nel seguire il canto del Vento,
ma non esagerare amico mio,
altrimenti ti fai seppellire dalla terra
e vieti ai tuoi passi di staccarsi
un pochino dalla gravità.
Lo puoi ascoltare, questo canto,
se sei aperto e accogli tutte le
possibili sonorità,
che vivono negli spartiti,
ma vivono anche nei vuoti delle note
amate, che risveglino Amore
dal suo sonno secolare.
Tu stai eretto,
desto,
quieto,
ripieno d’amore
e di consolazione
per tutti i tuoi affetti.
Le sonorità del vento
ti rivelano
trascorse incarnazioni della Terra,
ampi giri fatti dai pianeti
quando attendono di incontrare
in appuntamenti siderali
prefissati dagli Arcangeli,
le stelle,
le timide stelle.
Ama anche tu,
apriti a tutto senza chiuderti,
il vento ti scompiglia i capelli
e gioca con la luce dei tuoi occhi.
Vi divertite insieme?
Alessandra Vettori