Stamani ti insegnerò a poetare:
le sillabe possono esser numerate,
simboli estesi di ritmi musicali….
Note stellari,
di astro in astro vanno
e svelano i segreti delle grotte.
Alessandra Vettori
i
Luce avea fra le dita. Arte, Scienza, Spiritualità
Stamani ti insegnerò a poetare:
le sillabe possono esser numerate,
simboli estesi di ritmi musicali….
Note stellari,
di astro in astro vanno
e svelano i segreti delle grotte.
Alessandra Vettori
i
In uno stesso giardino, in uno stesso bosco,
in uno stesso prato, su una stessa montagna,
in uno stesso laghetto
in uno stesso fiume
in una stessa sorgente
in uno stesso mistero
della Natura che canta
udiamo suoni diversi
del vento, dei venti più lontani:
sommessi, furiosi, calmi,
caldi e secchi,
freddi e sferzanti
oppure piacevolmente
brezza marina
diventano,
oppure si modellano
ovunque e stanno
spesso in differenti spazi
azioni tra le più disparate generando.
Comunicano fra loro
con note che compongono una musica; questa,
tenace afferra i fiori, sfiora con dolcezza le foglie
degli alberi,
ti accompagna quando passeggi,
quando rifletti,
quando pensi.
Sonorità del vento.
Di grazia,
se le vuoi ascoltare,
amico mio,
desto dev’essere il tuo orecchio,
ma non esagerare
non fare dell’udito un’ala grande,
altrimenti te ne vai per l’Universo e
non trovi più la strada di casa.
Desto dev’essere il tuo pensiero
nel seguire il canto del Vento,
ma non esagerare amico mio,
altrimenti ti fai seppellire dalla terra
e vieti ai tuoi passi di staccarsi
un pochino dalla gravità.
Lo puoi ascoltare, questo canto,
se sei aperto e accogli tutte le
possibili sonorità,
che vivono negli spartiti,
ma vivono anche nei vuoti delle note
amate, che risveglino Amore
dal suo sonno secolare.
Tu stai eretto,
desto,
quieto,
ripieno d’amore
e di consolazione
per tutti i tuoi affetti.
Le sonorità del vento
ti rivelano
trascorse incarnazioni della Terra,
ampi giri fatti dai pianeti
quando attendono di incontrare
in appuntamenti siderali
prefissati dagli Arcangeli,
le stelle,
le timide stelle.
Ama anche tu,
apriti a tutto senza chiuderti,
il vento ti scompiglia i capelli
e gioca con la luce dei tuoi occhi.
Vi divertite insieme?
Alessandra Vettori
Se piove a dirotto e tu piangi
non devi dare retta alle sacche lacrimali.
Hai soltanto bisogno
– in questo momento –
di comprendere come avviene
il volo degli angeli.
Così il mistero si avvia al suo compimento:
il corpo delle stelle si comprime
e tu cerchi un respiro solare
oltre le nuvole.
Se invece sorridi
stendi le ali libero,
per questo ho sempre con me
una manciata di umorismo.
Alessandra Vettori
Voglio raccontarti una storia:
un giorno, ti assicuro che fu lontano nel tempo,
l’Etrusco passeggiava per un bosco
folto, verde e pieno di dalie ridenti;
l’Etrusco, come sai, fu molto educato,
nel coglierne una per darla alla persona amata….
Ecco come nacque la sua lingua
segreta e apparentemente incomprensibile,
tutta tesa all’azione
e alla contemplazione,
nell’ordine oppure viceversa
a seconda del bisogno e delle necessità.
Amore lo guidava e lo sorreggeva.
Tagete era vecchio e bimbo al tempo stesso,
come la lingua etrusca che ebbe a creare:
lui, amando i Suoni Originari,
entrava nelle profondità della Terra
e ne usciva con
il Mistero della Resurrezione.
Alessandra Vettori
C’è un vasto cielo questa notte.
Sembrano tutti sguardi silenziosi
ma ridenti ma seri ma sereni.
Anch’io nasco nelle ore notturne
del cielo stellato
e verso il giorno vado
e la trama del mio destino vo cercando,
sospirando anelo ad altra quiete,
diversa da quella che ho conosciuta
presso la fontana di Irune.
Il soffio di un vento leggero,
si fa ancora più lieve.
Intanto la Vergine Cosmica,
inseguita dall’Anticristo,
stringe il suo bambino al seno
e un Sole nel Grembo
grida la Vittoria del Cosmo.
Alessandra Vettori