Lo ammetto, mi ispira
talvolta una musica lontana
e niente la ostacola,
nemmeno la Luce o l’Aria;
la mia conversazione
si fa interessante
– non lo dico io,
lo affermano convinte
le ondine, le silfidi,
gli gnomi –
e quando sono di buon umore
finanche le salamandre.
Oh, la vogliamo fare o no
quest’alchimia,
che si annuncia
in tempi quotidiani,
richiama alla vita
gli elementi morti
e il loro canto
risuona
nei vasi di fiori sui terrazzi,
mentre tu sempre mi
sorprendi,
sali sui tetti con i tuoi sogni stanchi,
conti tutte le tegole
(persino quelle rotte),
poi ridiscendi
e vai per i giardini,
i parchi
e i boschi.
Suvvia, portati dietro gli alambicchi
e facendo esperimenti
con le sostanze naturali
rendi libera l’Araba Fenice.
Alessandra Vettori
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