La calunnia – Lei non voleva recedere

Continua a calunniare,

la ragazza.

Non abbiamo compreso bene

quale piacere provi

nell’abbassare il prossimo

verso la fogna.

Certamente lei si sente più alta.

Ma dico io, che cosa gliene viene

a cercare la guerra a tutti i costi?

Se sapesse che quando la guardo

non è

– come potrebbe desiderare –

per aggredirla

e renderle pan per focaccia,

ma soltanto perché mi fa compassione

– è vero, profonda compassione –

e mi ricorda quando l’egizia amante

del sacerdote corrotto

ghermiva le sue prede

nell’ombra,

cospirava, costruiva intrighi

nella notte,

ma invano ebbe

quello che cercava:

tradimento e menzogne

erano il suo pane.

Su, se riprendi consapevolezza,

allora hai buone speranze

di guarire.

Attenta, però, a non insistere,

supportata dai compagnacci tuoi:

con me è meglio retrocedere,

perché i tuoi piani

mi sono indifferenti.

Vivo nella Luce,

Amore e Conoscenza sono

fiamma della candela

che ho accesa

e per questo,

almeno per adesso,

niente ci accomuna nel cammino.

Stammi lontana,

dammi retta,

cerca di guadagnare onestamente

quanto hai rubato finora

e sconta il karma.

Alessandra Vettori

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