E’ un canto
che chiama a raccolta
gli Spiriti Liberi.
C’è qualcuno che possa ascoltarlo?
Che possa emularlo?
Che possa, seguendo le linee del cuore,
insospettabili curvature dello spazio e del tempo
trattenere?
Sei tu, mio Amore,
Amore di tutti,
che volgi il tuo sguardo
quieto oltre le direzioni delle frecce,
illuminando di consapevolezza,
l’eterno giocare dei fiori,
sui prati.
Alessandra Vettori
Eros che incorda l’arco – Copia romana in marmo dell’originale di Lisippo, conservata nei Musei Capitolini di Roma