La moneta sottomette il tuo sguardo al grigiore
della critica, arranca il tuo passo,
davanti all’eccesso della menzogna.
L’Invida ti scalza,
peggio della gelosia,
per lo meno con questa
sei umana e puoi calibrare
i giudizi che dai senza conoscermi affatto.
Invece, l’Invidia
ti rende schiava
non sopporti che l’altro
abbia ricevuto in dono qualcosa.
(Anche tu lo hai ricevuto,
diversamente, ma dono rimane).
Dunque prima di offendere
il mio operato,
ricorda che quello che vedi fuori
lo porti miserabilmente dentro,
l’Invidia Dea che ti sei costruita
ti rode dentro
altera la tua visione
getti addosso a me
i limiti, ma sono tuoi.
Io, ne ho altri
e non ho tempo di guardare i tuoi,
se ti senti migliore
nell’abbassare l’ altro,
niente vi è di amore in te,
solo collasso.
Spero di vederti, alla fine dell’estate,
con un diverso senso di giustizia,
nell’anima e nel cuore.
Sarai giudicata,
se continui indefessa a far del male
raggrumando le parole di veleno
e aprendoti allo spirito avversario:
e del giudizio che riceverai,
dovrai farne qualcosa,
amica mia.
Alessandra Vettori
Invidia – Giotto