Sono stagioni autunnali viventi,
dopo le verdi primavere incedono
tu, ne temi fortemente i venti,
la vecchiezza e le rughe già t’inseguono.
Le foglie secche lasciano morenti
(in apparenti geometrie che ledono
quasi il suolo) le cuspidi silenti
dei pioppi, che albe sui tetti stendono.
Sogni di vegetale architettura
e disdegni le nevi di Sigfrido
di mezzanotte il Sole allontanando:
l’età per la quale cerchi la cura
attende da te l’insolito grido
di chi guarda il proprio Sé meditando.
(da Graal)
Alessandra Vettori