Il ritorno dei Magi

Ero guardata a vista,

volevano sapere tutto quanto

ti avrei detto.

Cosa pensavo,

come ti amavo,

cosa sentivo,

cosa volevo.

Non potendo guardare le mie onde

cerebrali

forse ipotizzavano

di fermarmi in un altro modo.

Ecco le umiliazioni, le indifferenze letali,

i risolini sgraziati,

le occhiate giudicanti.

Io però ti amavo

sopra ogni cosa,

tutto ti avevo dato

ma non era ancora abbastanza.

Alla fine le mie attenzioni

sembravano patologiche sensazioni

da idealista,

a quanto dicevano.

Insospettabile pausa

di riflessione,

fu quella sera, al tramonto,

il rivederti dopo tanti anni;

eri stanco, canuto, sempre fiero

di aver preso in giro il mondo.

Tutto si può dissacrare,

ci hanno detto i nemici

del nostro nascituro.

I Magi voi li rivedrete,

anche se sono venuti un volta sola,

ve li mostra Zaratustra,

che dalla sua magica stella,

rammemora col suo pensiero solare,

i loro doni perenni.

Per questo quando ti rivedo,

in un attimo perdono le tue sviste

e ti amo, ti amo,

e ti amo.

Alessandra Vettori

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