E’ bello ritrovarti, amico mio,
dopo tanto girovagare nei mondi dell’aldilà,
trovarti infine a un appuntamento
del Destino,
nell’aldiqua della vita in movimento.
Mi ricordo dei tuoi viola,
allora sapevi usarli
con perspicacia attiva,
per fare la tua rivoluzione,
era il sovvertimento dei valori,
era per tutti noi che agivi,
era bello vederti all’opera.
Ora ti vedo più stanco e fiduciato,
i viola che dipingevi,
li trovi attivi nella gente che incontri,
ti illudi che siano vivi, ancora.
Lo sai perché ti accade tutto questo,
e la sera, coricato nel tuo letto,
trovi difficile il dormire?
Hai perso l’Anima di seta
che ti avvolgeva
e non riesci più a ritrovarla.
Amico mio, hai molte responsabilità:
non vuoi più ricordare,
perché non vuoi più soffrire,
forse a ragione.
Volevo darti una mano,
uno spiraglio di affetto,
un abbraccio lontano,
proprio come quando ero Raffaello.
Siamo di nuovo amici?
Allora butta alle ortiche la ambizione
inutile,
sorridi senza amarezza
né ironia,
innalza il suggello della novità,
amore ti manca adesso,
tanto amore
adesso,
ti manca.
Alessandra Vettori