Erano delle foglie secche perché era l’Autunno;
lui veniva a trovarci a piedi nudi e addormentava
i semi; sarebbero serviti poi a suo padre.
il saggio e vecchio e canuto e dolce Inverno,
dolce con i bimbi piccoli, austero con i grandi.
In quell’intermezzo di spazio nel tempo,
correvi felice sui prati,
all’erba prendevi a volte la rugiada
con la quale ti massaggiavi le tempie,
tu, ché eri sempre stanca. Ma sorridevi sempre.
Allora le rondini annunciavano
il loro futuro viaggio e i fiori
facevano capolino e ammiccavano
ai pianeti, che regalavano profumi
e delicati odori.
L’esuberanza di nostra madre,
la Natura, infine, dava
al mondo i segreti del suo dominio
e il ciclo ricominciava e nuova vita
chiamava nelle nostre anime umane
il tuo nome,
Anima del Cosmo.
Alessandra Vettori