Sono i giorni perduti
nei quali si arrovellano
i miei pensieri
e nella valle degli argomenti
indulgon le parole
setacciando i sensi
perduti, o forse stanchi.
Sono i giorni perduti
dei giudizi
che inseminano i tarli
del dubbio,
cascanti dalle bocche fatue,
irriverenti, sarcastiche fontane
dalle quali ormai la vita
è fuggita
e non vuole tornare a casa.
Sono i giorni perduti
dei rimpianti del prossimo,
io non li ho mai avuti,
servono solo i sogni tessuti d’idee,
di calore avvolti,
di forte pensiero resi carne,
di volontà portati per il mondo.
Questi sono i giorni risvegliàti
dalla luce diurna dell’oblio,
nei quali ancora,
ancora
e poi ancora,
mi bagno nel fiume del battesimo
e resto
testimone,
eretta,
di gioia vestita,
di umiltà vissuta,
di Te,
della tua presenza
continua d’amore,
magica e incantata visione,
eletta.
Alessandra Vettori