A Carlo Del Bravo

Gli occhi aerei di cielo incastonati

illuminano segreti di sacrità e candore.

La sua parole, fosse cantata, immaginata o scritta,

lascia tenui petali di dolcissimo ardore

in chi ascolta, apprende, impara e custodisce.

L’intellettualità ha redento

questo Titano della Bellezza che adorna

il Vero e il Buono

e come novello Tagete,

Bimbo innocente e saggio Anziano insieme,

di poesia colora l’Arte eppoi l’Artista,

palpita il cuore come èmpito d’amore,

che irrora giubilando di sorrisi

le meste spoglie di perduta speme,

della mia mente e del cuore

che reduci da guerre,

dolori e da battaglie,

ombreggiati da rare gioie e irrequietezze,

son diventati parte

dell’alabastro dei suoi vasi,

così, immortalati dal suo studio

e dal suo prezioso lavoro,

così, fermi e donanti i seni

alla luce della finestra,

intrecciati alla classicità delle forme,

intessuti nell’anima dello sguardo suo,

suo sguardo,

fatto di severità

e profondo fervore,

fede novella di cotanto

Amore.

Alessandra Vettori

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