Forza vitale

Erano gli scienziati di due secoli fa.

Nessuno li ha creduti dopo.

Effluvi di poesia dal respiro del cuore

sortivano veritieri dai loro bronchi,

dai polmoni immaginati come ali

dell’animus.

Una forza vitale, della pianta immemore,

disegnavano, questi scienziati-artisti.

Vedevano con gli occhi dello Spirito,

la clorofilla verde dinamizzarsi come sangue,

rigenerare atmosfere ed aliti,

risuscitare vita attiva,

fulcro di fecondità del calice

del fiore,

purezza di purità vestita,

mentre Madre Natura

al mondo s’affacciava

con un nuovo abito,

toccava con le sue dita vegetali e suonava

sinfonie sconosciute fin’allora,

di radice in radice

di germoglio in germoglio

di stelo in stelo

di foglia in foglia

di nervatura diafana in nervatura diafana

di fiore in fiore

di frutto in frutto,

saltando le continuità convenzionali,

ritornando sempre in seno

all’archetipo della pianta senza padre né madre.

Era la Forza vitale del mondo vegetale,

invisibile

ma attenta

nella costruzione architettonica

di fiore in fiore

generante generatrice di energie formatrici

conversazioni della Luce

con i propri figli.

Tutto questo gli scienziati artisti percepivano.

E i ricami della vita

venivano in quello stesso momento

sparsi dal vento sulle colline incredule.

Alessandra Vettori

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