Erano sassi levigati di fiume,
– mi hai detto –
ed eri dolce nel tuo intonare
quel raro sussurro.
La disperazione cerca le sue vittime,
le trova spesso,
L’Arcangelo è diventato muto, adesso.
Ci guarda severo, anche se amorevole,
anche se soave,
nell’abbraccio
di tutte le anime,
di noi tutti,
un poco impauriti,
lo ammetto,
quasi che la fiducia potesse mancare,
quasi che la fede non possa rincuorare,
quasi che il fervore sembri spento, vacuo.
Non perdiamo le forze,
raccogliamoci intorno
a questo suolo natio
che ci ha deluso,
ci delude,
delude.
Rinnovati
di un calore straordinario,
reimpariamo l’Arte antica dell’Essere.
Essere, più che esistere
e nascere,
Essere che possiamo esprimere
nell’amore, l’uno per l’altro,
l’uno per l’altro.
Alessandra Vettori