Sulla montagna verde
due marmotte si baciano:
immagine fiorita.
Il Sassolungo
Luce avea fra le dita. Arte, Scienza, Spiritualità
Sulla montagna verde
due marmotte si baciano:
immagine fiorita.
Il Sassolungo
Senza di te non posso respirare:
sei l’aria che circonda l’universo
e riempie il mio cuore di bellezza.
Fondate su se stesse
sorridono alla Storia
– parlando come sanno fare loro –
e guardano le mani del Demiurgo,
che dal limo fangoso le ha plasmate.
Che rimane di loro?
Poche pietre rossastre
ricoperte di edera e di fratte
illanguidite; ed il vasto silenzio
attorno ai merli
custodisce leggende sconosciute.
Tutto sembra perduto.
Eppure in un punto distante e atemporale
del Cosmo, rinascono di nuovo all’improvviso,
disegnando nel vuoto siderale
le antiche forme dense di colori
cangianti che sembravano stanche.
Il primitivo anelito dell’uomo
rivela in questa apparizione magica
la sua essenza nascosta.
L’antica pietra verde che luccica nel sogno,
chiama il gigante stanco che nulla fa dormire.
Senza mai riposare veglia la notte e il giorno
aspettando che il merlo ne divenga il custode.
Chino attende da secoli la silenziosa voce
che riporti la luce nel luogo dell’oscuro.
Una lacrima spunta sul suo volto rugoso:
eccola, è lì, la pietra che luccica nel sogno.
Se la vita è un’illusione
e il tuo sguardo è stanco,
perché il mandorlo fiorisce?
Ramo di mandorlo in fiore in un bicchiere
di Vincent Van Gogh
Assiale
Trono
Celestiale
Dona
La
Sua
Suprema
Essenza
E muove
Il mosso,
movendo,
Amando
Creando.
(A Paracelso)
Silenzio.
Strappa la pace al silenzio…,
Note.
Unione.
Ridà l’unione al silenzio…,
Vita.
In unità
Con gli esseri a me cari
– nel mondo vanno e incontrastati
Spendono
I loro sogni-talenti –
Mi raccolgo, tutto nel tutto, sveglia.
Dopodiché
Non c’è un prima –
Non c’è un dopo –
Primadiché
Silenzio
Note
Vita
Eredito
Nel lento camminare delle Ore
Che mi lasciano un buffo testamento:
Veglia sui nostri figli,
– Sono giovani e gai e non rispettano
Le sane convenienze -.
Di fronte al Tempo, siamo tutti madri.
(A SCHILLER)
Case.
Muri,
Pietre.
Dimore di uomini.
Anime.
Psiche,
Corpi lievi
e trasparenti.
Invisibili.
Dimore di Dèi.
Spiriti.
La mia casa
E’ il cuore:
cessa il battito
e si unisce al Respiro.
Di Luce e nella Luce,
la Vergine mi guarda:
Io posso concepirti senza manto,
Madre,
perché sei senza peccato.
L’intimità dell’uomo è pioggia cristallina,
che cade silenziosa, si sperde senza fretta.
Dove trova rifugio
Si raccoglie, pulita, in un rigagnolo
E si fonde serena con il fango.
E lei sa, come so, nel suo sapere,
trarsi dal fondo oscuro con grazia luminosa.
Con certezza lo sa.
Poi quell’insieme strano di luce e grigia polvere
Generato dall’acqua, quietamente,
s’eleva piano viva e rilucente
dal Sonno degli Spazi circostanti
e costringe l’Arcano a svelarsi di nuovo
e imagina la Vita che dona all’istante
successivo. Tremante, con sorpresa
si libera dal gioco, inganno naturale,
ascoltando lontano la sua voce
che pervade la luce dei cristalli
rosa. E vive così, nel solitario
concentrarsi in se stessa. Tutto tace
– assoluto silenzio delle forme –
nel creato sorgivo di cosciente dolcezza.