Demetrius

Avevate pensato ad un Usurpatore?

Schiller l’aveva intuito,

ma l’hanno

avvelenato senza scrupolo alcuno;

lui non si oppose,

ormai vecchio e stanco,

narriamo amici

le sue gesta antiche,

illuminate di poesia.

il Sole ti soccorrerà,

i raggi che ti ha donato

risplenderanno sazi

di Verità,

ebbri di Amore,

felici di aver raggiunto

la Sana Conoscenza

che ti libera dai gioghi

della storia di ogni anima

che ha avvolto il tuo Spirito:

Eterno, immortale, significativo,

preesistente alla vita del pianeta

Terra.

Demetrius fu ingannato e al suo posto

si pensò di presentare un indegno.

Pensate forse che oggi

noi l’abbiamo scordato?

Attenti,

non avverrà una seconda volta.

Eulalia Aureo

E’ soave il tuo volto

E’ soave il tuo volto

ultimamente

me ne son resa conto

per il tuo amore

per i verbi immaginati

mentre meno rilievo sembri dare

ai sostantivi.

Certo l’imperativo tu non lo sopporti,

vai a spasso con il gerundio

scherzi con il condizionale

rispetti il congiuntivo,

perché sai che ne vado matta.

Sei pensato dall’Angelo Custode

e sei grato alla Natura

che a lui ti ha affidato

– tramite ciò che provo per te –

non dimenticarlo.

 

Alessandra Vettori

 

Lago di Bolsena al tramonto

Ostacoli Inauditi

Ahimè, vorrei sapere

per quale ragione

ti ostini

nel tentativo matto e un po’ malvagio

di mettere in imbarazzo

– sei davvero scortese –

Due Innamorati in uno.

Eppure Goethe è stato chiaro  con te:

nella foglia primordiale del

Gingo Biloba

ha visto l’Idea

della Coppia Originaria.

Sei davvero pericoloso

e tutti ti chiamano

gran mago;

sull’Amore dei Due

che si fa sacro

tu non puoi nulla,

la Forza delle Forze,

lo protegge.

Mi sembra che tu abbia

vita breve

e ti dovrai risolvere in futuro

a cambiare mestiere

o nebulosa.

 

 

Alessandra Vettori

Assunzione

Quant’è difficile osare e tacere !

Amare e non amare,

piangere e non piangere,

ridere e non ridere,

sentire e non sentire.

E’ la potenza della compassione

nella quale credo

possiamo unirci in preghiera.

Sulle ali dell’anima,

la voce melodiosa

sugge il miele odoroso

dei fiori

e li fortifica.

L’ultimo lembo di una soffice nuvola,

simile a una veste divina,

si perde lontano… lontano….

Alessandra Vettori

Aspettavamo il nostro tempo

Aspettavamo il nostro tempo,

il giorno in cui tornare sulla Terra.

Per darci appuntamento

sognammo una data,

durante la quale incontrarci “per caso”,

ma sapevamo che il Caso non esiste,

il Destino lo avevamo meditato

con forze profonde.

Così, aspettavamo il giungere

di un anelito di ricongiunzione

da parte nostra,

la nostra coppia

avrebbe dovuto trascorrere

una vita presente

di avversità, dolori,

gioie, meraviglie,

fatti nei quali

trovare i soffi vitali

delle occasioni

del destino irrompente.

Eccoci qua, è il tempo di amarci,

però l’amore tanto grande,

tanto sovrannaturale quanto inaudito

che ci avvolge

nasce in solitudine

in una grotta,

umile, povero,

umanamente umano

prima che trascendente.

Si perde fra la gente

e si dona al mondo

e fa della compassione

libertà d’azione.

Alessandra Vettori

Ritmi

Stamani ti insegnerò a poetare:

le sillabe possono esser numerate,

simboli estesi di ritmi musicali….

Note stellari,

di astro in astro vanno

e svelano i segreti delle grotte.

Alessandra Vettori

i

Le sonorità del vento

In uno stesso giardino, in uno stesso bosco,

in uno stesso prato, su una stessa montagna,

in uno stesso laghetto

in uno stesso fiume

in una stessa sorgente

in uno stesso mistero

della Natura che canta

udiamo suoni diversi

del vento, dei venti più lontani:

sommessi, furiosi, calmi,

caldi e secchi,

freddi e sferzanti

oppure piacevolmente

brezza marina

diventano,

oppure si modellano

ovunque e stanno

spesso in differenti spazi

azioni tra le più disparate generando.

Comunicano fra loro

con note che compongono una musica; questa,

tenace afferra i fiori, sfiora con dolcezza le foglie

degli alberi,

ti accompagna quando passeggi,

quando rifletti,

quando pensi.

Sonorità del vento.

Di grazia,

se le vuoi ascoltare,

amico mio,

desto dev’essere il tuo orecchio,

ma non esagerare

non fare dell’udito un’ala grande,

altrimenti te ne vai per l’Universo e

non trovi più la strada di casa.

Desto dev’essere il tuo pensiero

nel seguire il canto del Vento,

ma non esagerare amico mio,

altrimenti ti fai seppellire dalla terra

e vieti ai tuoi passi di staccarsi

un pochino dalla gravità.

Lo puoi ascoltare, questo canto,

se sei aperto e accogli tutte le

possibili sonorità,

che vivono negli spartiti,

ma vivono anche nei vuoti delle note

amate, che risveglino Amore

dal suo sonno secolare.

Tu stai eretto,

desto,

quieto,

ripieno d’amore

e di consolazione

per tutti i tuoi affetti.

Le sonorità del vento

ti rivelano

trascorse incarnazioni della Terra,

ampi giri fatti dai pianeti

quando attendono di incontrare

in appuntamenti siderali

prefissati dagli Arcangeli,

le stelle,

le timide stelle.

Ama anche tu,

apriti a tutto senza chiuderti,

il vento ti scompiglia i capelli

e gioca con la luce dei tuoi occhi.

Vi divertite insieme?

 

Alessandra Vettori

 

 

 

Notte di San Lorenzo

Se piove a dirotto e tu piangi

non devi dare retta alle sacche lacrimali.

Hai soltanto bisogno

– in questo momento –

di comprendere come avviene

il volo degli angeli.

Così il mistero si avvia al suo compimento:

il corpo delle stelle si comprime

e  tu cerchi un respiro solare

oltre le nuvole.

Se invece sorridi

stendi le ali libero,

per questo ho sempre con me

una manciata di umorismo.

Alessandra Vettori

 

 

L’Etrusco

Voglio raccontarti una storia:

un giorno, ti assicuro che fu lontano nel tempo,

l’Etrusco passeggiava per un bosco

folto, verde e pieno di dalie ridenti;

l’Etrusco, come sai, fu molto educato,

nel coglierne una per darla alla persona amata….

Ecco come nacque la sua lingua

segreta e apparentemente incomprensibile,

tutta tesa all’azione

e alla contemplazione,

nell’ordine oppure viceversa

a seconda del bisogno e delle necessità.

Amore lo guidava e lo sorreggeva.

Tagete era vecchio e bimbo al tempo stesso,

come la lingua etrusca che ebbe a creare:

lui, amando i Suoni Originari,

entrava nelle profondità della Terra

e ne usciva con

il Mistero della Resurrezione.

Alessandra Vettori

Solennità d’estate

C’è un vasto cielo questa notte.

Sembrano tutti sguardi silenziosi

ma ridenti ma seri ma sereni.

Anch’io nasco nelle ore notturne

del cielo stellato

e verso il giorno vado

e la trama del mio destino vo cercando,

sospirando anelo ad altra quiete,

diversa da quella che ho conosciuta

presso la fontana di Irune.

Il soffio di un vento leggero,

si fa ancora più lieve.

Intanto la Vergine Cosmica,

inseguita dall’Anticristo,

stringe il suo bambino al seno

e un Sole nel Grembo

grida la Vittoria del Cosmo.

Alessandra Vettori

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